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Sigaretta elettronica: come è cambiato il giudizio dell'opinione pubblica nel corso degli anni

Tuesday, May 12, 2020

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La storia della sigaretta elettronica: un progetto nato ad Hong Kong, fondamentale per migliorare il benessere collettivo

Uno degli argomenti più dibattuti in Italia e nel mondo, per quanto riguarda la categoria salute e benessere, ha come focus principale la sigaretta elettronica. Molti fumatori di sigarette, specie i più incalliti, così come gli amanti del fumo lento, pipe e sigari, da diversi anni hanno iniziato a seguire un percorso differente, prediligendo l’acquisto di e-cig e di liquidi per la sigaretta elettronica. Svapare è diventato sempre più frequente. Sono pertanto in molti tra i fumatori e i non fumatori che si chiedono se la sigaretta elettronica fa male. Per ulteriori informazioni consulta il seguente articolo.

In questo post vedremo come l’e-cig è cambiata nel corso degli anni.

Due partiti, due anime: la sigaretta elettronica fa male, sì o no?
Sulla tematica in questione, è possibile asserire che le opinioni sono sostanzialmente due: c’è chi crede che la sigaretta elettronica sia più salutare rispetto al fumo tradizionale e chi, di converso, crede che non vi siano differenze sostanziali. Anzi …

Gli obiettivi dei produttori di e-cig
L’anno in cui avvenne il debutto della sigaretta elettronica era il 2000. Se facciamo un confronto rispetto a 20 anni fa, di cambiamenti ce ne sono stati davvero a iosa, specie per ciò che concerne la componente tecnologica che per la varietà di modelli. Obiettivo primario dei produttori di e-cig è stato sempre quello di apportare miglioramenti concreti ad un prodotto che sul mercato ha quasi sempre registrato segni positivi, al fine di soddisfare le esigenze, sempre più specifiche, degli end-user. Per i produttori, la sicurezza è sempre stata uno dei cavalli di battaglia da tenere in considerazione. Sul mercato dovevano finirci sempre dispositivi sicuri.
L’altro aspetto fondamentale per la crescita di questo business, verteva sullo sviluppo di liquidi per sigaretta elettronica, contraddistinti da varie tipologie di aroma. In commercio, infatti, ci sono infinite soluzioni altamente personalizzate quando si tratta di svapare.

Il parere agli esperti
Sul benessere derivante dall’utilizzo dell’e-cig, è giusto solo che a parlare siano gli esperti, a patto che vengano dati pareri tecnici. Le caratteristiche delle sigarette elettroniche, di fatto, dovrebbero essere messe in secondo piano. Non sempre, purtroppo, la cosa si verifica, dato che a prevalere sono alla fine le classiche linee guida.
In ogni caso, per chi inizia a svapare, su internet si possono leggere tutta una serie di spunti interessanti.

La storia della sigaretta elettronica
Era il 2003, quando Hon Lik, esperto di medicina tradizionale cinese, presentava il prototipo di sigaretta elettronica nella lontana Hong Kong. Il suo obiettivo prioritario era quello di mettere in commercio una soluzione che consentisse ai fumatori di smettere di fumare. Anche lui, che aveva da anni il vizio del fumo, più volte aveva provato a lasciare il giro, senza però esserci mai riuscito.
La diffusione della sigaretta elettronica, inizialmente un po’ denigrata a mezzo stampa, fu tutto sommato veloce. Dopo Hong Kong, a distanza di solo 6 mesi, spopolava in Cina. Entro la fine del 2004, era una realtà consolidata in buona parte dei Paesi dell’Estremo Oriente.
Chi aveva iniziato a testarla, si definiva complessivamente soddisfatto. Molti erano coloro che avevano detto stop al fumo. L’invenzione simulava in tutto e per tutto la classica sigaretta, ma senza nuocere a chi svapava. In riferimento al liquido, non si registrava combustione delle sostanze, come tuttora, dato che viene semplicemente riscaldato. Se non viene portata a combustione, è chiaro che la nicotina faccia molti meno danni, in quanto le scorie non tendono a depositarsi nei polmoni.

Nicotina e dipendenza: un binomio affrontato in maniera seria da Hon Lik
La presenza di nicotina nei liquidi per sigarette elettroniche, almeno in fase iniziale di sviluppo del prodotto, era pressoché obbligatoria. Molti fumatori, infatti, ne sono strettamente dipendenti. 
Questo Hon Lik lo sapeva benissimo. Ecco spiegato il motivo per cui di liquidi per svapare, contenenti nicotina, ce ne sono tanti sul mercato. In fase iniziale, il progetto maturato ad Hong Kong prevedeva due cariche con concentrazioni differenti di nicotina. L’interruzione del dosaggio poteva essere raggiunta solo per passaggi graduali e non in modo diretto con l’avvento di liquidi privi di nicotina.

Quali sono i formati di sigarette elettroniche e di liquidi e-cig più diffusi?
Affinché l’e-cig potesse costituire una reale alternativa alla sigaretta elettronica, sono subentrate anche logiche di marketing e strategie di comunicazione, volte a sottolineare come i danni causati dal fumo potessero essere evitati, senza particolari intoppi.

Cosa è cambiato nel corso del tempo?
Inizialmente, a fungere da ricarica vi era un unico flacone, contraddistinto da dimensioni decisamente contenute. Con il passare dei mesi, però, la cosa appariva decisamente rigida. Numerosi consumatori tornavano a fumare la sigaretta tradizionale. Ecco allora che per bypassare questo vero e proprio anello di debolezza, i produttori di sigarette elettroniche finirono per mettere in commercio formati di e-liquid altamente innovativi, andando a centrare appieno le esigenze degli svapatori, oramai divenute sempre più sofisticate.
Il primo step, nello specifico, consisteva nel dividere il liquido di base, neutro per gusto, in soluzioni contenenti diverse percentuali di nicotina (alta o bassa) e varie tipologie di aroma. Lo svapatore di turno, pertanto, aveva il vantaggio di sperimentare una moltitudine di gusti, andando a scegliere l’aroma di suo gradimento. Insomma, la personalizzazione delle esigenze del diretto interessato, desideroso di dire addio al fumo tradizionale, era diventata una costante. La scelta tra gli aromi preconfezionati dei vari e-liquid era un lontano e sbiadito ricordo del passato.
La volontà di sperimentare nuove combinazioni, alla ricerca di quella ritenuta ideale, finì per decretare il successo della sigaretta elettronica sul mercato. La stessa logica di funzionamento relativa agli aromi venne applicata alla lettera anche alle percentuali di nicotina. L’end-user diluiva a proprio piacimento il liquido di base.
L’unico ostacolo era costituito dalle dimensioni ridotte del flacone: con liquidi di appena 10 millilitri, purtroppo, la gestione della concentrazione dell’e-liquid non era proprio comoda. Tutt’altro.
Per aggirare questo problema, i produttori decisero di commercializzare ricariche, superiori per dimensioni: 60 millilitri massimo che, però, potevano essere riempite sino a 50 millilitri. Toccava poi al vaper tenere sotto controllo le varie componenti, aggiungendo aromi e nicotina, tenendo conto dei suoi gusti e delle sue esigenze effettive.

Terpy.it, la migliore realtà in Italia e in Europa per chi vuole smettere di fumare, optando per l'e-cig
In un contesto, oggigiorno a differenza di 20 anni fa, altamente competitivo, come quello delle sigarette elettroniche e dei liquidi e-cig, riuscire ad emergere nell’e-commerce è possibile, solo se si decide di puntare fortemente sulla qualità. Ed è in questo modo che è partita la storia di successo di terpy.it, allo stato attuale della core piattaforma elettronica numero uno sia in Italia che in Europa nel comparto in oggetto.
La filosofia aziendale di questa splendida realtà imprenditoriale, situata a Milano, verte tutta attorno alla scelta accurata dei prodotti. Ad occuparsene, infatti, sono esperti professionisti del settore, in grado di distinguere, grazie ad una pluriennale esperienza acquisita sul campo, quali sono i migliori liquidi per le sigarette elettroniche. L’obiettivo finale di terpy.it è solo uno: quello di garantire ad una clientela, oggi sempre più consapevole di ciò che sceglie, la migliore esperienza possibile. La sicurezza è, di default, il valore cardine di chi opera in questo mercato. E, in quest’ottica, l’e-shop terpy.it non costituisce di certo un’eccezione.
Vantaggio competitivo di questa piattaforma online è quello di saper centrare appeno i desideri dei clienti. L’ampliamento della gamma di liquidi per sigaretta elettronica va infatti letta in questo senso. Ciò vuol dire consentire a chi vuole dire stop al fumo di acquistare e-liquidi cremosi, fruttati per aromi, tabaccosi con una percentuale alta, bassa o del tutto assente di nicotina. La scoperta di nuovi aromi è quello che numerosi end-user cercano, nel momento in cui si cimentano nella sfida di smettere di fumare.
Lo staff di terpy.it è in grado di venire incontro ad ogni tipologia di richiesta, fornendo tutte le delucidazioni del caso. Proprio come i veri professionisti di un settore, sempre più in espansione, sanno fare.
Consentire ai numerosi clienti di personalizzare il prodotto, rendendolo in linea a ciò che è di proprio gradimento, ha fatto sì che questo shop potesse rendere disponibile una formula di acquisto, impossibile da trovare e da provare altrove.
Il vaper di turno che acquista su terpy.it, ha la possibilità di selezionare il dosaggio. La scelta ricade su una soluzione neutra, sull’aroma maggiormente apprezzato e sulla percentuale di nicotina dipendente dai suoi reali obiettivi. Tocca al team di terpy.it procedere all’elaborazione dell’ordine e procedere alla consegna. I tempi di spedizione sono complessivamente rapidi: il prodotto selezionato viene consegnato nel giro di 24 / 48 ore lavorative all’indirizzo di domicilio indicato online.
Il vaper potrà, pertanto, contare su un liquido già pronto o destreggiarsi nella formulazione di liquidi e aromi in rapporto a ciò che gli spiace. Gusti e sensazioni davvero unici che solo la sigaretta elettronica riesce ad accontentare. Insomma, i migliori liquidi per e-cig sono disponibili solo su terpy.it.

Conclusioni
Nel corso degli anni, la diffusione della sigaretta elettronica è avvenuta su scala mondiale in tempi piuttosto rapidi. In molti la considerano una concreta alternativa alla sigaretta e al fumo tradizionale. Non solo i fumatori sono di questo avviso, ma anche rinomate realtà locali. Si pensi ad esempio, al programma anti-fumo del National Health Service (NHS) in Regno Unito. L’idea di fondo è che l’e-cig rientra in questo programma che aiuta a smettere di fumare una volta per tutte coloro che lo desiderano fortemente, ma che nel corso degli anni non ci sono riusciti, nonostante numerosi tentativi non andati a buon fine.
Sono infatti numerosi gli studi scientifici che dimostrano senza se e senza ma che la sigaretta elettronica non arrechi alcun danno alla salute di chi svapa. A differenza delle classiche sigarette che fanno male al portafogli e, soprattutto, alla salute.
sigaretta elettronica

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