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Fashion Detox: come fare un decluttering consapevole del tuo armadio (e i 5 capi da tenere per sempre)

Wednesday, July 2, 2025

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Fare ordine nel guardaroba per molti è una tortura da rimandare all’infinito, per altri, al contrario, un rituale piacevole, quasi catartico. Fare decluttering, infatti, non significa solo liberare spazio fisico, ma eliminare il superfluo anche dalla mente, togliendo di mezzo ciò che non ci dona più, al corpo e allo spirito.

Il Fashion Detox non è una semplice pulizia, ma un processo di editing sartoriale che aiuta a definire lo stile di ognuno in modo autentico e aderente alla personalità. Il suo obiettivo è lasciare andare ciò che non ci rispecchia più, per far emergere o fare spazio a capi chiave della propria identità.

In questo percorso, alcuni elementi meritano un posto fisso, come un cappotto nero da donna, un mai-più-senza praticamente indispensabile, altri… meritano un posto altrove.

Primo passo: svuotare, valutare, scegliere con onestà

Tutto inizia svuotando completamente l’armadio. Ogni capo deve essere riesaminato, uno alla volta. Le domande da porsi sono semplici, ma cruciali: "L'ho indossato nell'ultimo anno?", "Mi valorizza davvero?", "Riflette la persona che sono oggi?". Questo processo consente di riconoscere ciò che è diventato superfluo e, allo stesso tempo, di identificare i veri pilastri del guardaroba.
Tra questi, i capispalla e l’amato cappotto nero da donna hanno un ruolo centrale. Quest’ultimo è un capo che non tradisce mai: dalla riunione di lavoro alla cena informale, si adatta a ogni occasione con naturale eleganza. Se realizzato con materiali di qualità e in un modello classico e minimal, può attraversare le stagioni e le tendenze con disinvoltura, senza mai sembrare demodé. Proprio per questo, è uno dei pochi pezzi da conservare a ogni fashion detox, soprattutto se ancora rende felici.

I 5 capi essenziali da salvare (oltre al cappotto nero)

Una volta eliminate le scelte impulsive e le tendenze passeggere, è il momento di definire i fondamentali. Accanto al cappotto, ci sono altri quattro capi che costituiscono la base di un guardaroba intelligente:
  • Il blazer sartoriale: capace di dare un twist sofisticato anche al look più semplice. Abbinato a jeans, pantaloni o abiti, scolpisce la figura con un tocco sartoriale ma disinvolto;
  • La camicia bianca di qualità: fresca, pulita, adatta a ogni contesto. Se ben tagliata, valorizza ogni silhouette e si trasforma con gli accessori, da formale a iperfemminile.
  • Il jeans dal fit perfetto: comodo ma slanciato, da scegliere in base alla propria morfologia. È il capo trasversale per eccellenza, da mattina a sera.
  • Un abito versatile: meglio se in tinta unita e dal taglio semplice. Sarà elegante con un tacco, casual con una sneaker, sofisticato con un accessorio d’impatto. Un passe-partout per i momenti di crisi.
Tutti questi elementi condividono una caratteristica: sono investimenti duraturi, capaci di adattarsi e reinventarsi senza mai stancare, e di accompagnare nel tempo.

Un guardaroba consapevole è un alleato di stile

Portare a termine con successo un fashion detox regala una straordinaria sensazione di leggerezza. Non si tratta di avere “meno”, ma di avere “meglio”. Eliminare ciò che non funziona, infatti, aiuta a fare chiarezza, nell’armadio, ma anche dentro di noi. Ogni capo resta per una ragione precisa, ogni scelta diventa intenzionale.

Il risultato è uno stile personale definito, una routine mattutina più semplice e un rapporto sano con la moda, che diventa uno strumento di supporto e non un peso.
cappotto nero


Home office: che sia un angolo della sala o una stanza dedicata, come gestire gli spazi al meglio

Friday, June 20, 2025

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Negli ultimi anni, l'home office è diventato una realtà quotidiana per molte persone.

Che si tratti di liberi professionisti, freelance o dipendenti in smart working, avere uno spazio funzionale e ben organizzato in casa è fondamentale per mantenere la concentrazione e la produttività. Ma non sempre si ha una stanza interamente dedicata al lavoro.

In molti casi, si lavora da un angolo del soggiorno, dalla cucina o persino dalla camera da letto. Organizzare questi spazi nel modo giusto può fare la differenza tra un lavoro confortevole e uno stressante.

Vediamo come affrontare questa sfida, con consigli semplici ma efficaci.

Creare un ambiente definito, anche senza una stanza

Non serve avere una stanza intera per lavorare in modo efficiente.

Anche un piccolo angolo della sala o del corridoio può diventare un buon spazio di lavoro, se ben definito. Usare un tappeto, una libreria aperta o una parete attrezzata può aiutare a separare visivamente lo spazio lavorativo dal resto della casa.

Questo non solo migliora l'estetica, ma aiuta anche a entrare nella giusta mentalità quando inizia la giornata lavorativa. Un elemento distintivo – come una lampada, una pianta o un pannello in sughero – può contribuire a rendere lo spazio più personale e accogliente.

Attenzione all’illuminazione e all’ergonomia

Una buona illuminazione è essenziale per evitare affaticamento visivo e mal di testa. Quando possibile, è meglio sfruttare la luce naturale, posizionando la scrivania vicino a una finestra.

Se non basta, si può aggiungere una lampada da tavolo con luce regolabile. Anche l’ergonomia è un fattore chiave.

Sedia e scrivania devono permettere una postura corretta, con schiena dritta e piedi appoggiati a terra. In alternativa, esistono supporti per alzare il monitor e sedie ergonomiche anche per spazi ridotti.

Investire in una postazione comoda evita problemi fisici e migliora la concentrazione.

Ordine e minimalismo per una mente più lucida

Un ambiente ordinato favorisce la produttività. Troppe cose sulla scrivania o intorno allo spazio di lavoro possono causare distrazione.

Bastano pochi oggetti essenziali: un computer, una lampada, un blocco appunti. Il resto si può tenere in cassetti, scatole o contenitori.

Anche la gestione dei cavi è importante: fascette, canaline o supporti adesivi aiutano a evitare il disordine visivo. Meno caos visivo significa più chiarezza mentale.

Stabilire una routine aiuta a separare lavoro e vita privata

Chi lavora da casa rischia spesso di non staccare mai davvero. Per questo è utile stabilire una routine, con orari precisi e pause regolari.

Anche se lo spazio è condiviso, avere un momento definito per iniziare e finire aiuta a mantenere l’equilibrio. Alla fine della giornata, è consigliabile "chiudere" simbolicamente la postazione, coprendo il computer o spostando la sedia.

Questo piccolo gesto aiuta a segnare la fine dell’orario lavorativo.

L'importanza dell’isolamento acustico

In ambienti condivisi o rumorosi, i suoni esterni possono disturbare la concentrazione.

L’uso di cuffie con cancellazione del rumore è una buona soluzione. In alternativa, si possono aggiungere tende pesanti, tappeti e pannelli fonoassorbenti.

Anche una semplice libreria piena di libri aiuta a smorzare i suoni. Ogni intervento, anche minimo, può migliorare l’esperienza di lavoro.

Home office e Partita IVA: attenzione agli aspetti fiscali

Chi lavora da casa come libero professionista deve tenere conto anche degli aspetti fiscali.

La gestione della Partita IVA prevede la possibilità di detrarre una parte delle spese legate all'uso domestico dello spazio di lavoro. Spese come luce, internet o arredi possono essere parzialmente dedotte, se effettivamente usate per l’attività professionale.

Per non commettere errori o perdere agevolazioni, è consigliabile rivolgersi a un servizio specializzato come Fiscozen.

Fiscozen offre supporto nella gestione della Partita IVA, aiutando anche a capire quali spese si possono scaricare e come farlo in modo corretto.

Personalizzare lo spazio per sentirsi a proprio agio

Anche un piccolo angolo può essere reso accogliente e stimolante con pochi accorgimenti. Colori chiari, piante, quadri o foto aiutano a rendere lo spazio più personale.

Chi ama l’arte o il design può scegliere oggetti che ispirano creatività, senza però esagerare con le decorazioni. L’importante è trovare un equilibrio tra estetica e funzionalità.

Condivisione degli spazi: trovare compromessi

Quando si vive con altre persone, la condivisione degli spazi può essere complicata. In questi casi, serve stabilire regole chiare: orari in cui non si può disturbare, necessità di silenzio durante le videochiamate, uso degli spazi comuni.

Un buon dialogo aiuta a evitare conflitti e a trovare soluzioni condivise. Anche un semplice cartello “non disturbare” può essere utile in certi momenti.

Cambiare spesso posizione? Meglio evitare

Alcuni lavorano ogni giorno in un angolo diverso della casa, ma questa abitudine non sempre è vantaggiosa.

Avere una postazione fissa aiuta la mente a entrare in modalità “lavoro”. Spostarsi continuamente può creare confusione e ridurre la produttività. Meglio individuare uno spazio, anche piccolo, e renderlo il più stabile possibile.

Organizzare al meglio l’home office è una sfida che riguarda sempre più persone.

Che si tratti di una stanza dedicata o di un angolo della casa, l'importante è creare uno spazio funzionale, ordinato e adatto alle proprie esigenze. Una buona organizzazione favorisce il benessere, migliora il lavoro e aiuta a separare la vita privata da quella professionale.

E per chi lavora con Partita IVA, è utile non trascurare gli aspetti fiscali legati all’uso dello spazio domestico. Un supporto come quello offerto da Fiscozen può semplificare la gestione e rendere il lavoro da casa ancora più efficiente.

home office

Due idee divertenti per passare il tempo con i bambini in una giornata di pioggia

Friday, January 3, 2025

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Oggi mi sveglio, guardo fuori dalla finestra e.... disastro! Sta piovendo a dirotto! So già che mia figlia Flaminia inizierà a dirmi che si annoia anche solo dieci minuti dopo essersi alzata.
Come sopravvivere dunque ad una giornata in cui non è proprio possibile uscire?
Ecco per voi due idee divertenti per passare il tempo con i bambini in una giornata di pioggia!

Giochiamo con il cibo : cucinare con i bambini

Cucinare con i bambini può essere una idea perfetta per passare insieme una giornata di pioggia. Una attività divertente ma anche di condivisione familiare e molto educativa per i bimbi come sottolineato da tutti gli esperti.
Cucinare insieme ai genitori infatti aiuta i bambini a :
- imparare a collaborare e lavorare in team;
- sviluppare la motricità, la manualità fine e le capacità cognitive;
- allenare le capacità sensoriali, nel riconoscere odori e sapori e anche semplicemente imparare a conoscere e assaggiare tanti alimenti diversi (sviluppando la loro curiosità a tavola)
- migliore l’apprendimento linguistico/matematico e la creatività : i bambini possono imparare nuove parole ed esercitarsi con numeri e conteggi
Ovviamente, sarà importante che lo spazio sia organizzato in maniera accessibile e sicura (a misura di bambino ) e anche scegliere ricette semplici e adeguate all'età dei vostri piccoli.
Ad esempio? I biscotti di pasta frolla, la focaccia o anche una golosissima frittata. 

Giochiamo con il cibo... ma virtualmente!

Non amate cucinare? O semplicemente non avete voglia di sporcare o non avete a casa gli ingredienti necessari per realizzare qualche ricetta con i vostri bimbi?
Allora semplicemente potrete decidere di giocare con il cibo in maniera virtuale, distesi sul vostro divano e sulla vostra amaca,  attraverso uno dei tantissimi giochi online disponibili su culinaryschools.org.
Questo sito nasce con lo scopo di aiutare gli studenti di cucina a trovare un percorso scolastico e professionale adatto alle loro esigenze e aspirazioni. Ma oltre a questo offre anche una collezione di centinaia di diversi giochi da fare online, ovviamente in maniera completamente gratuita.
Giochi pensati per i bambini ma divertenti anche per noi adulti e tutti collegati al mondo del cibo e della cucina. Comodissimi da giocare sia da computer che da smartphone/tablet senza necessità di nessun download. 

Un gioco che ho trovato molto educativo ad esempio è Twin the Bin , che aiuta i bambini ad imparare l'importanza del riciclo e anche a differenziare in maniera corretta. In questo gioco, la spazzatura si muove lungo un nastro trasportatore e il giocatore deve raccogliere un solo tipo di rifiuti (rifiuti organici, plastica, carta o vetro) ignorando le altre categorie.
twin the bin

Flaminia invece adora i Kitchen Games, in cui ci si esercita a fare la cuoca per gioco.
Sweety Cooking Chocolate Cake ad esempio è divertente e anche rilassante. Un gioco semplicissimo che ti guida passo passo nella creazione di una torta al cioccolato. E allo stesso tempo un modo anche per imparare qualche nuova parola in inglese!
giochi cucina online

E questi sono solo due esempi dei tanti, tantissimi giochi che potrete trovare su questo fantastico sito. Fateci un giro e fatemi sapere quale è il vostro preferito!